mercoledì 6 maggio 2009

LA STAMPA NON E' LIBERA


Dal sito del Sole 24 ore del 1° maggio la conferma che anche l'Italia è un Paese a libertà limitata. Un problema nazionale non può che riflettersi anche a livello locale come si può ben vedere.

"Il 2008 ha visto la libertà di stampa diminuire in tutto il mondo e anche Paesi di consolidata democrazia come Italia (l'unico in Europa) e Israele hanno imposto nuovi limiti ai media. È quanto afferma il rapporto "Freedom of the Press 2009" di Freedom House, organizzazione non profit con sede negli Stati Uniti.

Israele, Italia e Taiwan sono passati dallo status di "Paesi liberi" a quello di "Paesi parzialmente liberi", e questo peggioramento dimostra che «anche democrazie consolidate con media tradizionalmente aperti non sono immuni da restrizioni alla libertà», ha commentato Arch Puddington, direttore di ricerca per Freedom House.

In particolare, l'Italia è stata declassata in virtù «di limitazioni imposte dalla legislazione, per l'aumento delle intimidazioni nei confronti dei giornalisti da parte del crimine organizzato e di gruppi dell'estrema destra, e a causa di una preoccupante concentrazione della proprietà dei media», come si legge nel comunicato dell'ong. È il settimo anno consecutivo che si registra un aumento delle restrizioni per la libertà di stampa, ma, cosa ancor più grave, è la prima volta che il peggioramento riguarda tutto il mondo: il numero delle restrizioni è doppio rispetto a quello delle più ampie libertà.

Delle 195 nazioni prese in esame da Freedom House, 70 (vale a dire il 36 per cento, contro le 72 del 2008) sono giudicate "libere", 61 (31%, erano 59 lo scorso anno) sono "parzialmente libere" e 64 (33%) sono " non libere". La nuova ricerca sottolinea che solo il 17% della popolazione mondiale vive in Paesi dove vige la libertà di stampa. Le restrizioni più gravi sono state registrate nell'Europa Centro-Orientale e in Russia. Tuttavia, ci sono anche notevoli seppure rari miglioramenti, che ad esempio riguardano le Maldive (dove è stata adottata un nuova Costituzione che tutela la libertà di stampa) e la Guyana, dove sono sensibilmente diminuiti gli attacchi contro i giornalisti. Il rapporto è stato pubblicato in vista del World Press Freedom Day di domenica 3 maggio. Nel 2007, il Medio Oriente è stata la sola regione che ha mostrato dei miglioramenti, ha detto Puddington in un'intervista. Adesso è anch'essa in declino, ha aggiunto. (Ch. B.)"

4 commenti:

Anonimo ha detto...

le solite paranoie della sinistra . mi pare che in italia uno puo essere Libero di stampare piu di un Giornale. non vedo dove sia la limitazione di liberta di stampa

Anonimo ha detto...

Per non vedere certe limitazioni bisogna essere ciechi o ipocriti. La limitazione per esempio sta nel fatto che i giornali decidono cosa pubblicare e come. Basta prendere ad esempio la stampa locale che considera tabù le critiche a certi poteri tenendo allo oscuro i lettori di eventuali posizioni fuori dal coro. Le paranoie comunque non sono della sinistra ma di House of freedom (Casa della liberta) una organizzazione americana (USA)che come è scritto nel loro sito è una chiara voce per la democrazia e per la libertà.

Paolo B. ha detto...

Io non credo proprio che siano paranoie della sinistra!
Basta vedere quanto si parla della riforma scolastica già avvenuta o del ddl Aprea, sempre sulla scuola, che si sta discutendo in Parlamento. Nessun giornale nè telegiornale nè parla, come se nel mondo della scuola non fosse cambiato nulla o tutto si sia risolto.
E questo è solo un esempio!
Paolo B.

Paolo B. ha detto...

So che non è in tema con il post, ma vorrei segnalare questo articolo apparso il 17 maggio sul resto del carlino, riguardante il trasporto su scuolabus.

http://grupposcuolafalconara.blogspot.com/2009/05/pulmino-negato.html

Paolo B.