giovedì 9 ottobre 2008

FALCONARA COME VICENZA

Vicenza si è dimostrata matura. Gran parte della popolazione ha voluto dire la sua malgrado l'annullamento all'ultimo momento della consultazione popolare sulla questione dell'allargamento della base militare USA.
Tantissima gente agli improvvisati seggi che si sono tenuti per la strada. Persone di tutte le età ed estrazione sociale che si sono unite per cercare di fare sentire forte il loro dissenso.
La lotta del comitato No Dal Molin non è iniziata ora. Giorni di proteste, mesi, seguiti da dibattiti in città, incontri, hanno reso possibile la grande mobilitazione che è sfociata con 24.000 persone ai seggi domenica scorsa per votare sulle basi militari.

Bisognerebbe approfondire. E' possibile sperare che anche a Falconara la popolazione senta la necessità di partecipare attivamente sui problemi che la riguardano direttamente? Bisognerebbe studiare l'esperienza di Vicenza, capire cosa manca a Falconara, per vincere quell'apatia che sembra condannare la città ad una condizione di rassegnazione. Una città che di motivi per protestare ne ha più di uno: ultimo ma non in ordine di importanza la minacciosa realtà della costruzione di nuove mega centrali all'interno della già invadente raffineria Api, praticamente dentro la città.

Vorrei che queste mie semplici considerazioni avviassero anche tramite il blog una serie di commenti, pensieri, cercando (sperando) di trovare una soluzione o almeno una maggiore presa di coscienza.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

2 centrali dentro una città ? non ti sembra di averla sparata grossa ? quanto la fate lunga per delle c---- di centrali elettriche e che rischiate solo voi a falconara ? io la raffineria la vedo tutti i giorni dalla finestra e non mi lamento, voi ne fate una tragedia nazionale. Ma vergognatevi

Anonimo ha detto...

Allora vacci a fare i fumenti tutti giorni te e tutta la tua famiglia. Ma vai a fare ...HUITZ

Anonimo ha detto...
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