venerdì 19 settembre 2008

VENDONO TUTTO MA POI SI RITIRANO?

Proprio in questi giorni sto rileggendo alcuni miei interventi ai tempi della Giunta Recanatini.
Non si tratta di nostalgia, ma volevo ripercorrere alcuni momenti che hanno segnato la città.
E' già passato un anno dal Commissariamento, e rileggendo il mio intervento all'ultimo consiglio comunale riaffiorano argomenti di grande attualità.

Ricorderete (?) che in quel periodo, Paola ed io ci sgolavamo a dire che svendere il territorio alla Quadrilatero e cedere a nuove urbanizzazioni si dava l'inizio alla svendita della città. Per queste affermazioni siamo stati accusati di voler fare il gioco della destra.

Oggi che le posizioni sono cambiate, la città la governa la destra, tutti si affannano a dichiarare che non si può svendere la città per risanare il Bilancio. Sembra incredibile, ma sono le stesse parole che usavamo noi (SD). Ora dichiarazioni di questo tipo sono tornate ad essere di sinistra.
Intanto arrivano le Centrali, le Urbanizzazioni, e chissà cos'altro. Di sicuro arriveranno i rigassificatori, ma non basterà, c'è sempre qualcuno da accontentare.
Palazzinari, imprenditori locali, e chi più ne ha più ne metta.

Ormai è il declino: a partire dal rinnovo anticipato della concessione API, passando per l'adesione alla Quadrilatero, si è dato il via ad una sciagura senza ritorno. Falconara è stata condannata ad essere la pattumiera della città.
I cittadini non sono d'accordo, ma quello che conta è che d'accordo lo sono i poteri forti e qualche amico politico.

Non è simpatico dire che io l'avevo detto ...però l'avevo detto.
Dal Consiglio comunale del 21 settembre 2007 un brano del mio intervento.

"...E allora eccoci qua a votare l’adesione alla quadrilatero, a sottoscrivere un piano urbanistico che stravolgerà nel vero senso della parola, il territorio e soprattutto la vita dei cittadini di Falconara. E siccome i conti non torneranno per parecchi anni, saremo costretti ad accettare “aiuti” dagli speculatori edilizi, dall’industria del petrolio, e chissà quante altre sottomissioni. E questo unicamente perchè abbiamo dei debiti da ripianare. È possibile che nessuno abbia niente da dire? È morale secondo voi lasciare ai nostri figli una montagna di debiti e allo stesso tempo massacrare la città?"

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