lunedì 4 agosto 2008

MILITARI IN CITTA'

Da oggi 3000 militari presidiano le maggiori città italiane. Dicono che servono per dare maggiore sicurezza ai cittadini.

Le televisioni di stato e di proprietà del capo del Governo non hanno fatto altro oggi che intervistare le persone in strada per ascoltare le loro opinioni.

Molti sono contenti: "finalmente qualcuno che ci difende" - "speriamo che riusciranno ad allontanare tutti quegli extracomunitari". Molti degli intervistati si dicono favorevoli. Ma forse chi non è d'accordo non vuole farsi intervistare o più semplicemente non va in onda.

Solo alcuni anziani criticano la presenza dei militari in città, hanno ancora bene in mente il ricordo delle strade presidiate durante l'era fascista, e per questo sono preoccupati, vedono sparire importanti porzioni di libertà. I più giovani invece dimentichi dei racconti dei nonni considerano la presenza dei militari come un segno di ordine e sicurezza.

Dalla saggezza dei più anziani bisognerebbe bere come ad una fonte, per evitare che i tristi ed abberranti fatti della storia abbiano a riverificarsi. Ed invece la memoria storica si annebbia, si riprendono strade che potrebbero riportare verso pericolose devianze.

Proprio oggi percorrendo una strada delle colline umbre, non ho potuto fare a meno di leggere una frase dipinta su un muro di una vecchia casa a ridosso della strada.
Nonostante siano passati più di 60 anni dalla liberazione, ancora oggi capita di leggere delle frasi dell'era fascista dipinte a lettere cubitali sui muri delle case.
La scritta era un pò scolorita, ma ancora si poteva leggere la massima che con la cronaca di oggi è più che mai di attualità: L'ESERCITO E' GARANZIA SICURA DEL DESTINO DELLA PATRIA. MUSSOLINI

Oggi il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha commentato cosi' la presenza dei militari nelle citta'."E' un passo nella direzione giusta, oltre ai delinquenti, agli stupratori, a chi fa furti e rapine, sono contrari alla presenza dei militari per garantire la sicurezza solo i post-sessantottini".

Non sono d'accordo. In quella frase ci leggo dell'astio, dell'odio, una voglia di rivalsa.

Chi è contrario ai militari non è contro la sicurezza nelle città, è molto più semplicemente un difensore della libertà per tutti, di quella libertà conquistata in Italia con il sangue e il sacrificio di molti.

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