sabato 22 marzo 2008

COPIARE E NON VERGOGNARSENE

Sorpresa di Pasqua. Le festività ci offrono uno spaccato del modo di fare politica di alcuni personaggi che si accingono (almeno così sperano) ad amministrare la città.
Come qualcuno ricorderà, già dalla fine del 2007 le forze politiche di sinistra si incontrarono per provare a trovare una intesa e presentarsi uniti alle elezioni comunali. I partiti presenti erano PRC, PDCI, SD, Verdi.
In quella sede Sinistra Democratica presentò delle linee programmatiche che furono largamente bocciate dai compagni di rifondazione e addirittura derise dai Verdi.
Visto che i punti in comune su quel tavolo erano ben pochi, sinistra democratica decise di prendere la strada che poi ha portato ad individuare il candidato sindaco in Carlo Brunelli e un alleato nella lista cittadini in comune.
Vabbè, ma dov'è la sorpresa? La sorpresa è nel programma Lodolini che ha copiato spudoratamente proprio da quelle linee programmatiche che Sinistra Democratica presentò al tavolo della sinistra.
Ne ho le prove perché gran parte di quelle linee programmatiche le ho scritte io e posso documentarlo davanti a testimoni.
Tralascio il resto, per ora lascio a voi lettori il giudizio se quanto sto dicendo risponde al vero oppure no.
E' veramente stucchevole la mancanza di idee e l'arroganza di appropriarsi quindi di quelle degli altri.
Ma il metodo non è certamente nuovo, visto che anche Rifondazione al quel famoso tavolo propose delle linee programmatiche spacciandole come le loro, ed invece erano le stesse dell'ex sindaco Recanatini ( settembre 2007 ne ho le prove).
Se ne avete voglia e tempo leggete i paragrafi che seguono, tenendo conto che la parte di Sinistra democratica risale al gennaio 2008 e quelle di Lodolini sono tratte dal suo discorso ai falconaresi durante la presentazione del programma del 19 marzo 2008. Buona lettura.
Claudio Paolinelli

1 SINISTRA DEMOCRATICA
Il Comune d’altro canto dovrà limitare al massimo i costi:
Diminuendo i compensi per Sindaco, Assessori e CdA delle Società.
Rinunciando alla collaborazione di dirigenti esterni e limitando al massimo le consulenze.
Verificando l’autosufficienza economica e l’efficacia delle Società partecipate
Limitando al massimo gli affitti passivi
Predisponendo un corretto piano per il risparmio energetico negli edifici pubblici, uffici, trasporti, ed illuminazione pubblica
Utilizzando per gli uffici software “open source” liberi da licenze
Si dovrà inoltre istituire un ufficio che si occupi di ricercare in ambito regionale, nazionale ed europeo i finanziamenti riservati ai comuni. Recuperare le risorse con la lotta all’evasione fiscale.
1 LODOLINI
Inoltre, il Comune dovrà limitare i costi:
confermando la riduzione dei dirigenti e valorizzando al massimo le risorse interne disponibili
limitando al massimo gli affitti passivi, ed utilizzando, per quanto possibile, per gli Uffici solo software “open source” liberi da licenze e avviando rapporti di collaborazione con le Associazioni di volontariato.
Per quanto riguarda le società partecipate si farà in modo di realizzare una puntuale verifica riguardo all’efficienza del servizio e all’autosufficienza economica
2 SINISTRA DEMOCRATICA
La situazione finanziaria è difficile e complessa. Tuttavia è necessario trovare i mezzi e le risorse per invertire la tendenza e risanare il bilancio comunale, partendo dall’assunto che per Falconara immaginiamo un futuro virtuoso, sia in termini sociali che economici ed ambientali. Da più parti si è detto, e noi siamo d’accordo, che la città con le sole proprie forze non riuscirà a ripianare il debito, quindi è indispensabile costruire un rapporto positivo con il Governo, la Regione, la Provincia ed altri Comuni, affinché si riescano ad individuare forme di collaborazione e finanziamenti utili al raggiungimento di una qualità della vita che soddisfi il cittadino. Il dialogo con altri soggetti pubblici, però, non deve in alcun modo limitare la nostra autonomia nelle scelte, ma deve avvenire con uno spirito di pari dignità, mai subalterno.
2 LODOLINI
La situazione economica e finanziaria del Comune di Falconara la conosciamo tutti e bene. Qui sta il secondo impegno. Adoperarsi in tutti i modi per evitare il dissesto. La città, con le sole proprie forze, difficilmente riuscirà a superare questa fase.
E’ quindi indispensabile un rapporto proficuo con il Governo, la Regione, la Provincia per individuare forme di collaborazione e ogni finanziamento utile a migliorare la situazione del Comune. Il dialogo con altri soggetti pubblici, però, non deve in alcun modo limitare la nostra autonomia nelle scelte, ma deve avvenire con uno spirito di pari dignità, mai subalterno.
3 SINISTRA DEMOCRATICA
Si intenderà predisporre politiche di coordinamento per rendere funzionali le strutture esistenti sul territorio di Falconara (il centro diurno Visintini, la struttura di Via Marsala, la biblioteca, ) e attuare iniziative di progettazione delle opere urbanistiche, artigianali, commerciali, viarie di interesse sovracomunale con il coordinamento dei Comuni vicini.
3 LODOLINI
Come futuro Sindaco propongo, a tal riguardo, l’istituzione del Forum permanente dei Sindaci dell’Area Vasta al fine di individuare sinergie nuove.
4 SINISTRA DEMOCRATICA
Quindi riteniamo importante continuare a reclamare, ma con più determinazione:Al Governo nazionale l’attuazione della legge 113 della finanziaria 2001,legge che prevede il riconoscimento delle accise per i Comuni sedi di impianti di lavorazione del petrolio, un diritto che garantirebbe al Comune entrate certe e continuative.Alla Regione anche in virtù dell’OdG votato in Consiglio, di riconoscere soprattutto economicamente a Falconara la funzione di Servizio che svolge per l’intera Regione considerato che a Falconara gravano strutture di interesse regionale che condizionano il corretto uso del territorio in termini economici e ambientali. (raffineria, aeroporto, nodo ferroviario, ecc.) e che determinano la zona ad alto rischio ambientale (AERCA)Alla Provincia e ai Comuni interessati di acquisire parte delle quote azionarie delle società co-partecipate con il Comune di Falconara.
4 LODOLINI
Sarà necessario impegnare il Parlamento a dare effettiva attuazione alla legge dello Stato che riconosce, una compartecipazione alle accise che le aziende versano allo Stato ai Comuni sedi di impianti di raffinazione. In questo contesto occorre uno straordinario sforzo unitario di tutti i gruppi parlamentari finalizzato a dare effettiva concretezza ad una legge dello Stato uscendo dagli infruttuosi appelli ed entrando unitariamente in una rivendicazione collettiva.
5 SINISTRA DEMOCRATICA
Riorganizzando l’organico dell’ente con la concertazione delle rappresentanze sindacali razionalizzando la struttura organizzativa e sviluppando la strumentazione tecnologica e telematica, con l’ulteriore beneficio di sviluppare lo scambio delle informazioni e la trasparenza amministrativa.
5 LODOLINI
Sarà opportuno rimettere mano all’organizzazione complessiva dell’ente che, dopo le dovute verifiche sulle modifiche già apportate, consenta di valutare ulteriori percorsi di razionalizzazione, da concertare con le organizzazioni sindacali.
6 SINISTRA DEMOCRATICA
L’amministrazione comunale dovrà per prima attivarsi per evitare sprechi energetici nelle attività di sua diretta competenza: trasporti pubblici, illuminazione degli uffici e stradale, uso del riscaldamento e dei condizionatori, evitare sprechi dell’acqua. Si dovrà disincentivare l’uso dei mezzi di trasporto privati favorendo il trasporto pubblico.
6 LODOLINI
Una parte degli investimenti del Comune dovranno essere mirati al fine del risparmio energetico e alla riduzione dei costi futuri per l’illuminazione pubblica.
Revisione della mobilità urbana per poter diminuire l’inquinamento atmosferico nelle zone a maggiore concentrazione di traffico.
Incentivazione della mobilità con mezzo pubblico (ci sono 212 possibilità al giorno di raggiungere Ancona con autobus e treno).
7 SINISTRA DEMOCRATICA
Per Falconara immaginiamo un futuro virtuoso, sia in termini sociali che economici ed ambientali. Con questa aspirazione vogliamo rifiutare la filosofia di un’urbanistica studiata con il solo scopo di “fare cassa”, ma crediamo in una politica urbanistica il cui unico obiettivo è migliorare la vivibilità della città in termini ambientali, sociali e culturali a difesa del bene comune del territorio, attraverso una politica urbanistico a misura di cittadino arricchito dalla pratica partecipativa attuando il PRG vigente anche con varanti che ne facilitino l’esecuzione in tempi brevi. Prevedendo edificazioni in aree urbanizzate, favorendo il riuso e la ristrutturazione di aree dismesse. Il nostro sforzo è concentrato ad evitare vendite di immobili come le sedi di scuole o i centri sociali di aggregazione.
7 LODOLINI
Rifiuto l’idea di un’urbanistica studiata con lo scopo di fare “cassa”, perché nuove espansioni comportano costi e non introiti, ma viene considerata positiva una pianificazione urbanistica che concorra utilmente nel breve periodo al processo di risanamento.
Si punta a costruire insieme a tutti gli attori sociali una Falconara Marittima diversa, non più concepita come solo luogo di cementificazione ai fini residenziali, ma come luogo connotato di una propria personalità, dal centro alle periferie, sia attraverso ad una diffusa riqualificazione del tessuto urbano esistente sia con la creazione e la riorganizzazione di infrastrutture e servizi pubblici adeguati alle esigenze ed ai bisogni dei cittadini.
Una città migliore, meglio organizzata, con una migliore qualità della vita per giovani, per gli anziani e per le future generazioni.

venerdì 14 marzo 2008

LE TORTURE DI GENOVA

Leggo la notizia dal Corriere della sera: " Condanne complessive per oltre 76 anni di reclusione sono state chieste dai pm, Patrizia Petruzziello e Vittorio Ranieri Miniati, per i 44 imputati nel processo per le violenze e i soprusi nella caserma della polizia di Bolzaneto, durante il G8 a Genova del luglio 2001. ... La pena più pesante è stata chiesta per Antonio Biagio Gugliotta, ispettore della polizia penitenziaria in servizio a Bolzaneto come responsabile della sicurezza. Tra le accuse nei suoi confronti, le percosse con calci, pugni, sberle e manganello in dotazione di arrestati e fermati per identificazione. Tre anni e 6 mesi nei confronti di Alessandro Perugini, ex numero due della Digos di Genova (il funzionario più alto in grado presente nella caserma), per Anna Poggi, commissario capo di polizia, per il generale della polizia penitenziaria Oronzo Doria (responsabile del coordinamento e dell'organizzazione) e per gli ufficiali di custodia Ernesto Cimino e Bruno Pelliccia".

Con sorpresa apprendo che uno degli imputati per le violenze del G8 si era candidato in una lista civica presente alle prossime elezioni di Falconara Marittima: si tratta di Ernesto Cimino. La sua candidatura è stata ritirata poco dopo, credo a seguito delle polemiche e dalla cattiva pubblicità ricevuta. Un ripensamento di facciata più che morale.
Agli elettori falconaresi voglio far leggere un articolo di Vittorio Agnoletto che mi è pervenuto via e-mail e che commenta il processo sui drammatici fatti di Genova.
Prima di votare pensate bene a chi volete dare in mano le chiavi della città.


Tutto l'inumano di Bolzaneto
di Vittorio Agnoletto

Tortura: si trattò di questo alla caserma di Bolzaneto, quando, nel luglio del 2001 più di 200 persone furono vittime delle violenze psicologiche e fisiche commesse da rappresentanti delle forze dell'ordine e dal personale medico. Il dramma di quelle «giornate cilene» è diventato oggi, con la fine della requisitoria al processo e le richieste dei pm, un paradosso. Perché l'Italia, dal 1984 fino al 2001, non ha recepito la Convenzione delle Nazioni unite contro la tortura: i pm non hanno potuto pertanto contestare il reato di tortura ma «solo» l'abuso di ufficio e di autorità alla maggior parte degli imputati al processo.

Nel caso in cui le accuse fossero confermate, dunque, i rappresentanti dello Stato che hanno picchiato, umiliato, torturato andrebbero incontro a delle pene irrisorie, che non sconteranno mai, perché i reati loro contestati saranno prescritti nel 2009, grazie alla modifica della prescrizione contenuta nella legge «ex Cirielli». Resta il fatto che i magistrati hanno individuato responsabilità individuali ma un'illegalità così diffusa non sarebbe stata possibile senza la garanzia dell'impunità. Per questo è corretto affermare che nella lista delle persone per le quali i pm hanno chiesto la condanna mancano i nomi dei vertici della polizia e della polizia penitenziaria: senza il loro assenso non sarebbe stata possibile alcuna tortura.

Forse De Gennaro finirà sotto processo per induzione e istigazione alla falsa testimonianza nel processo relativo alla mattanza della Diaz ma nel frattempo è ancora capogabinetto del ministero dell'Interno (anche se in temporanea libera uscita a Napoli per l'emergenza rifiuti) e tutti coloro che a Genova erano responsabili dell'ordine pubblico sono stati promossi. Di fronte a quanto oggi rimbalza da Genova non c'è dubbio che la vera sconfitta sia la politica, almeno quella istituzionale.

Una destra che, attraverso l'impunità garantita alle forze dell'ordine e con la modifica della prescrizione, cerca di nascondere ogni sua colpa nella gestione di quella feroce repressione. Un centro, il Pd, che non vede l'ora di chiudere questa vicenda, nel timore di essere chiamato a rispondere di alcune scelte che lo videro più che protagonista: ospitare il G8 a Genova, le pratiche di addestramento delle forze dell'ordine, la repressione del marzo 2001 a Napoli.

Una catena di responsabilità che non si è ancora chiusa, considerata la sciagurata scelta di ospitare il prossimo G8 alla Maddalena (con il rischio che anche questa volta lo gestisca Berlusconi). Ma anche la sinistra, che pure a Genova aveva condiviso il percorso politico del movimento, e ne aveva tratto una nuova spinta politica e culturale, è parsa silenziosa o quanto meno si è limitata ad una protesta poco più che formale di fronte alle scelte del governo Prodi, come le promozioni per i funzionari indagati e la decisione di ospitare il prossimo vertice in Sardegna. Forse sarebbe stato necessario un po' più di coraggio.

Nessuno passerà un solo giorno in carcere, è vero, ma oggi abbiamo almeno la speranza che tra qualche mese la verità storica possa essere confermata anche in un'aula di tribunale. Se pensiamo alla storia italiana del dopoguerra, costellata di stragi e di morti «accidentali», senza alcun colpevole, questo sarebbe già un passo avanti.

Vittorio Agnoletto (portavoce del Genoa Social Forum ai tempi del G8 del 2001)

domenica 9 marzo 2008

ELEZIONI COMUNALI, MI RIMETTO IN GIOCO

L'esperienza in consiglio comunale si è chiusa il settembre scorso, quando con un atto di grande responsabilità (secondo me), Paola e io ci siamo opposti all'adesione alla Quadrilatero e alla minacciata urbanizzazione selvaggia di Falconara, due azioni che, a seconda del sindaco Recanatini e anche dei partiti che erano maggioranza con noi, ovvero DS, Margherita, (ora uniti nel PD), Rifondazione Comunista e PDCI, erano necessarie per salvare Falconara dal dissesto.

Come ricorderete la Quadrilatero è passata con i voti di DS, Margherita, PRC, PdCI, AN, Lista Carletti e del voto di Virgulti del gruppo misto. Le conseguenze di questa adesione le vedremo con l'inizio dei lavori. Dopo il voto della Quadrilatero il Sindaco annunciò le dimissioni, e questo permise di evitare il voto sul progetto urbanistico devastante (sempre secondo me) fortemente voluto da sindaco ed alcuni assessori. Per il momento dunque siamo riusciti a sospendere un Piano che avrebbe compromesso per sempre il futuro dela città, almeno in termini di vivibilità e sociali.

Fin qui il recente passato. Adesso ci stiamo avvicinando alle elezioni comunali e si sta delineando un panorama politico particolarmente frammentato. Ci tengo ad evidenziare quella che io ritengo la vera novità di queste elezioni: l'alleanza di una forza politica (SD) con le associazioni cittadine. Forse sta iniziando un nuovo modo di interpretare la politica.

Ora ci siamo. Le strade di Sinistra Democratica e delle associazioni cittadine e ambientaliste che correvano parallele, si sono incontrate. Secondo me non poteva che accadere così. C'erano e ci sono così tante similitudini nel modo di pensare Falconara che strano sarebbe stato l'inverso.

Quindi Sinistra Democratica che offre ospitalità agli ambientalisti di Falconara e la lista civile "Cittadini in Comune", intraprendono il difficile ma ambizioso progetto di amministrare la città. Grazie ad un programma condiviso, che non lascia intendere interpretazioni, e con l'individuazione di un candidato sindaco, Carlo Brunelli, sicuramente apprezzato da moltissimi cittadini, grazie alle sue capacità di ascolto, di coerenza e chiarezza sui contenuti.

Sarà una alleanza ed un candidato sindaco che non faranno promesse. In una situazione come quella che stiamo vivendo è necessario parlare chiaro alla gente, e spiegare la gravità e le urgenze che ci aspettano. Ma non solo, è tempo di ridisegnare il presente e il futuro prossimo di Falconara, in termini di qualità della vita, di vivibilità della città, è soprattutto tempo di riportare Falconara ad un livello socio-culturale che merita di avere.

Per quanto mi riguarda, considerando che ho deciso di partecipare alle prossime elezioni, cercherò di confrontarmi con la cittadinanza sul programma, con la massima modestia e coerenza che credo di aver sempre dimostrato.

martedì 4 marzo 2008

LE ELEZIONI E LE ALLEANZE POSSIBILI

Tormentata situazione che porta verso il rinnovo dell'amministrazione comunale di Falconara. Dopo gli incontri infruttuosi che si sono tenuti tra le forze della sinistra, si è creata una variegata frammentazione di liste "civiche" che si candidano a governare la città.

Se dico infruttuosi incontri, intendo chiaramente infruttuosi per la Sinistra Arcobaleno, e per Sinistra Democratica che non si è riconosciuta nelle linee programmatiche presentate dagli altri partiti, troppo contigue alle passate amminitrazioni.

Tra il visto e rivisto, a me è sembrato che all'orizzonte del buio panorama politico falconarese, si potesse tentare una cosa nuova, realizzare una squadra formata da persone di buona volontà, competenti, poco interessate alle poltrone, ma al contrario disposte a mettersi a disposizione e a sacrificare una parte del loro tempo per offirlo alla città.

Mi sembra possibile poter unire una forza politica come sinistra democratica e quelle associazioni e comitati che molto spesso hanno dimostrato di vedere il futuro della città allo stesso modo. Per fare questo è necessario mettere da parte persone, metodi, politiche, che hanno avuto a che fare con il passato (gli ultimi 10 anni).

Mi sembra possibile e naturale prendere quella strada; con modestia e determinazione, non dimenticando però che la città in mano alla destra si trasformerà pericolosamente, basta pensare a cosa potrà accadere con le nuove centrali, o a come verrà gestito il rapporto con gli immigrati, tanto per fare due esempi.

Una strada da perseguire solo se alla base ci sono rispetto, condivisione delle scelte, e le persone che lealmente voglio metterci la faccia e l'impegno.