lunedì 4 aprile 2016

Il 17 aprile abbiamo tutti un impegno

Il 17 aprile abbiamo tutti un impegno.
Domenica 17 aprile con il referendum sulle trivellazioni gli italiani hanno la possibilità di indicare la via verso un nuovo modello economico sostenibile. Ci sono mille ragioni per votare Sì al referendum, la più importante secondo me è dare un segnale netto al governo attuale e a quelli futuri e dire che per l'Italia è ormai improrogabile la sudditanza delle energie fossili, quindi inevitabile la svolta verso la ricerca e lo sviluppo delle energie rinnovabili. 
C'è ormai un sentimento comune. Anche Papa Bergoglio con la sua Enciclica "Laudato sì" ha indicato una via nuova allo sviluppo a difesa dell'ambiente e delle persone.

Il Papa scrive: "...Sappiamo che la tecnologia basata sui combustibili fossili, molto inquinanti – specie il carbone, ma anche il petrolio e, in misura minore, il gas –, deve essere sostituita progressivamente e senza indugio. In attesa di un ampio sviluppo delle energie rinnovabili, che dovrebbe già essere cominciato, è legittimo optare per il male minore o ricorrere a soluzioni transitorie...La politica e l’industria rispondono con lentezza, lontane dall’essere all’altezza delle sfide mondiali. In questo senso si può dire che, mentre l’umanità del periodo post-industriale sarà forse ricordata come una delle più irresponsabili della storia, c’è da augurarsi che l’umanità degli inizi del XXI secolo possa essere ricordata per aver assunto con generosità le proprie gravi responsabilità...." 

Penso che sia doveroso per ogni cittadino esprimersi su una questione così importante, ancora più doveroso per il silenzio e per il discredito che questo referendum sta subendo dagli organi di informazione e dallo stesso governo. Questo mentre emergono scandali vergognosi. Storie di corruzione legate proprio agli affari sul petrolio. 
Non si può restare indifferenti per sempre. 

Per notizie e informazioni visita il sito del coordinamento nazionale fermaletrivelle.it (clicca qui)


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