venerdì 7 marzo 2014

QUELLO CHE MANCA A FALCONARA

E' un pò di tempo che non aggiorno questo blog per vari motivi, ma seppur da un'altra angolazione continuo a seguire gli avvenimenti di Falconara Marittima e noto che purtroppo il declino della città continua inesorabile. 

La situazione economica generale italiana ha certamente influito, ma Falconara sta pagando pesantemente almeno 6 anni di politiche sbagliate, inefficaci, che non hanno mai avuto un progetto d'insieme di ampio respiro. Insomma Falconara sta vivendo alla giornata, colpa degli amministratori che secondo me, al di la della propaganda, non sono all'altezza della situazione.  

In ogni campo i cittadini possono riscontrare che poco o nulla viene fatto. Dalla sicurezza, all'ambiente, dal commercio alla cultura, dalle politiche sociali ai servizi. Dicono che non ci sono le risorse. 

La chiusura del Caffè Bedetti, anche se credo non sia dovuta solo alla crisi economica, è il simbolo di una città che muore, paralizzata dalla sua stessa incapacità di reagire. Una città che sacrifica un alboreto nato in un'area recuperata e bonificata grazie al lavoro volontario di alcuni cittadini particolarmente attivi per fare spazio a un cantiere è una città che cancella il suo futuro. Sono solo due esempi per restare nell'attualità.

Manca la cura, Falconara ha bisogno di particolare attenzione e di idee.

A Falconara manca la partecipazione delle persone. Questa amministrazione comunale inadeguata non ha nemmeno la forza di confrontarsi con i cittadini. Forse non è interessata a questa pratica, altrimenti non si comprende il motivo per cui le Consulte restano inutilizzate. Peccato perchè dai cittadini e dalle associazioni, il sindaco e i suoi assessori potrebbero ricevere molte buone idee da prendere in considerazione.

A Falconara manca la partecipazione e degli amministratori capaci.

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