domenica 9 ottobre 2011

L'ALTERNATIVA DI GOVERNO, LA SINISTRA, LA BCE

Con la lettera inviata al Presidente del Consiglio Berlusconi la BCE ha di fatto commissariato l’Italia, indicando tempi e modi per poter “ristabilire la fiducia degli investitori”. La lettera inviata il 5 agosto è stata recepita e condivisa dal Governo italiano tanto che la manovra finanziaria votata a settembre riprende pedissequamente i punti elencati da Mario Draghi, Jean-Claude Trichet. Spero sia evidente a tutti come la Democrazia sia stata umiliata da questa iniziativa della Banca centrale europea che si potrebbe definire come un atto di grave ingerenza nei confronti di uno Stato sovrano. In una società democratica, infatti, le misure in ambito economico per il controllo del debito pubblico sono una prerogativa delle Istituzioni rappresentative, dal Governo dunque, con il controllo e la eventuale conferma del Parlamento. Con la pubblicazione di questa lettera finalmente si palesa chi veramente comanda, decide, gli indirizzi politici degli Stati.

Chi ha letto la lettera avrà notato che la BCE non fa alcun riferimento alla condizioni in cui versano i cittadini a seguito della crisi finanziaria. Si parla invece di “ristabilire la fiducia degli investitori”, arrivando a consigliare “una riforma costituzionale che renda più stringenti le regole di bilancio”, ed una serie di misure pesantissime che invece colpiranno proprio i cittadini con interventi nel sistema pensionistico, sottolineando “ l'esigenza di riformare ulteriormente il sistema di contrattazione salariale collettiva”, “adottando una accurata revisione delle norme che regolano l'assunzione e il licenziamento dei dipendenti”, addirittura arrivando a chiedere “una complessiva, radicale e credibile strategia di riforme, inclusa la piena liberalizzazione dei servizi pubblici locali e dei servizi attraverso privatizzazioni su larga scala”.

È dunque chiaro che l’unico interesse della BCE è quello di salvare il sistema bancario e finanziario.

Nonostante che il modello liberista abbia dato inequivocabili segni del suo fallimento, si cerca con ostinazione di perseguire quel modello accentuandolo con ancor più (se possibile) ferocia e cinismo. Insomma si cerca di curare il malato inoculandogli il virus che lo ha fatto ammalare.

Da questa premessa vorrei capire, in qualità di perfetto ignorante della materia economica, se però quelle prescrizioni contenute nella lettera della BCE, sono effettivamente le uniche perseguibili per cercare di risalire la china, o se esistono alternative. La crisi mondiale ha evidenziato l’inefficacia del modello capitalistico, da molto tempo una parte sempre crescente di economisti ci ricorda che lo sviluppo infinito non esiste e che si dovrebbe trovare un altro paradigma per la visione di convivenza nel mondo. Ma è davvero possibile?

Se non ci sono alternative, credo che i Governi, quindi anche il nostro, non potranno far altro che eseguire le direttive delle Banche.

Focalizzando il problema nei confini italiani, considerando l’ormai imminente cambio (speriamo) di esecutivo del Governo. Credo che i partiti moderati, abbiano più possibilità di trovare una condivisione programmatica, è un terreno a loro confacente. Penso quindi che PD e Udc, ma anche il terzo polo potrebbero trovarsi d’accordo e a sottoscrivere il pacchetto di misure “imposto” dalla BCE.

Quale sarà a questo punto la strategia delle forze politiche di sinistra?

A me sembra inappropriato accodarsi ai Partiti moderati cercando di ottenere qualche risultato in termini di diritti ai lavoratori e di edulcorare le pessime politiche che si dovranno gioco forza sottoscrivere.

Vendola nei giorni scorsi, parlando della “casta” ha detto che la vera casta è rappresentata dai poteri forti del sistema finanziario, i politici ne sono al massimo i “maggiordomi”. Credo che sia vero, come penso che sia tempo che i politici (almeno quelli onesti) si spoglino di quella livrea e si responsabilizzino.

Se il termine “un altro mondo è possibile” non è un semplice slogan di chi si trova dalla comoda parte dell’opposizione, ma una vera idea di Governo, più equa e soprattutto sostenibile, allora ogni sforzo deve essere rivolto in quella direzione. Occorre sensibilizzare le persone in questa inedita possibilità, dimostrare con dati scientifici che l’alternativa di Governo è possibile solo se esiste una alternativa nel modo di governare.

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