giovedì 3 marzo 2011

STATO D'EMERGENZA

Il Day after, ha sempre un suo effetto mediatico. Allora ecco che i giornali raccontano che sia il sindaco Brandoni che il nuovo Assessore Rossi, hanno partecipato ai sopralluoghi nelle zone maggiormente colpite dall'ennesima alluvione. Ieri infatti, dopo un paio di giorni di pioggia, un'ampia zona di Falconara è stata sommersa dall'acqua proveniente dai fossi che convogliano l'acqua dalle colline vicine. Il giornale puntualizza che purtroppo "non è stato possibile evitare il disastro all'Hotel Avion" dove una cinquantina di ospiti sono stati "salvati" con una Ruspa di una ditta vicina.

Il dramma è tutto in questa frase: non è stato possibile evitare il disastro. Ma sarà proprio così? E' possibile che la sfortuna si sia accanita su questa zona della città? Oppure ci sono responsabilità per quel che riguarda la manutenzione e la funzionalità dei fossi. Si può ipotizzare che l'utilizzo del territorio, da troppo tempo in maniera scriteriata, non sia esso stesso una causa dell'allagamento?

Non è mancata nemmeno la classica frase di circostanza: Valuteremo se chiedere lo stato di emergenza.

Quindi la posizione dell'autorità costituita la si può riassumere in questo modo: il disastro non era prevedibile, ma non preoccupatevi, chiederemo il risarcimento dei danni.
Con l'acqua che scorre ci si lava anche la coscienza.

Intanto, proprio dove oggi è nato un bel laghetto grazie allo straripamento, ovvero nella zona a ovest di Castelferretti nei pressi del casello autostradale e dell'aeroporto, la società Quadrilatero lancia la Gara per l'aggiudicazione per i lavori e la gestione dell'Area Leader, una superficie di 480 mila Mq con volumi edificabili di 470 mlia metri cubi. Il tempo delle offerte scade il 29 settembre 2011, dopo di che una enorme gettata di cemento stravolgerà ancora di più il delicato equilibrio idrogeologico. Credo che i falconaresi dovranno ricordarsi che il Sindaco (e non solo) fu entusiasta di questa grande, moderna, innovativa Opera infrastrutturale.

Ma non c'è problema, alla prossima alluvione ci sarà qualcuno pronto a dire: "che disastro, che sfortuna, ci vuole immediatamente lo stato d'emergenza. E via così, all'infinito. 

 

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