Ormai ci siamo abituati. In Italia c'è tutto un fiorire di emergenze. Emergenza energetica, emergenza rifiuti, emergenza alluvioni. A causa delle emergenze spesso le amministrazioni locali e i Governi, ritengono di soprassedere alle leggi, di aggirare le regole.
E' quasi uno sport nazionale. Rincorrere le emergenze senza curarsi delle cause che potrebbero provocare le azioni fatte in emergenza.
Chi ha frequentato uno dei numerosi convegni sul tema della difesa del territorio, organizzati in lungo e in largo l'Italia, non avrà potuto fare a meno di ascoltare i buoni propositi dei vari Sindaci, Presidenti, Politici.
Tutti sono d'accordo che i problemi si dovrebbero affrontare con politiche preventive, ma poi, quando il problema riguarda la loro città, o la loro Provincia, ecco che Sindaci e Presidenti hanno pronta la frase di circostanza, ovvero: "... In una situazione normale avrei agito diversamente, ma purtroppo siamo in emergenza". E giù a peggiorare le cose, ma con la giustificazione dell'impellenza.
Falconara come altre città italiane è già stata pesantemente penalizzata.
Emergenza casa? A Falconara vengono costruiti centinaia di palazzi disordinatamente, sfregiando per sempre l'architettura della città.
Emergenza energetica? A Falconara la raffineria aumenta di dimensione negli anni inglobando la ferrovia diventando un pericolo per la sicurezza della città.
Emergenza infrastrutture? Falconara viene espropriata di una grossa fetta di territorio, offerta a Quadrilatero con la benedizione della Regione Marche.
Si potrebbe andare avanti ancora per molto, ad esempio il problema energetico non è ancora stato risolto, quindi per superare l'emergenza a qualcuno è venuto in mente che a Falconara si può costruire una nuova mega centrale elettrica. Oppure che la ferrovia inglobata dall'Api, suo malgrado, è diventata un rischio quindi ecco un'altra emergenza che richiede l'occupazione forzata di prezioso territorio per il famoso By-pass.
Poi c'è l'emergenza finanziaria. Tutti sanno ormai che Falconara è soffocata da una situazione economica fallimentare. Evitare il dissesto finanziario diventa l'ennesima emergenza, e per superarla tra le varie discutibili soluzioni è stata avanzata l'idea di sacrificare un'altra bella fetta di territorio al mercato immobiliare, quindi l'amministrazione Brandoni ha confezionato la Variante Urbanistica per edificare in una zona di Castelferretti peraltro sottoposta a Vincolo di tutela integrale ( A dire il vero il progetto è partito dalla gestione del Commissario e forse ancor prima).
In questi giorni c'è stato un gran lavorio negli uffici tecnici del Comune di Falconara e della Provincia di Ancona per far approvare dalla Giunta provinciale questa Variante, con il risultato che i tecnici provinciali hanno espresso il loro parere positivo giusto in tempo per il fine anno.
Gli esperti dicono però che il parere positivo non tiene nella dovuta considerazione alcuni passaggi fondamentali che non sono stati eseguiti come la Vas (Valutazione Ambientale Strategica) e la Via (Valutazione Impatto Ambientale), forse anche questa volta siamo vittime dell'emergenza.
Adesso la parola passa alla politica. La Giunta provinciale infatti dovrà esprimersi su questa Variante, e lo dovrà fare in tempi brevi.
Ma ho fiducia nella Presidente della Provincia di Ancona Patrizia Casagrande, negli anni ha sempre dimostrato molta attenzione ai problemi ambientali con politiche a difesa del Territorio per una migliore qualità della vita.
Ho fiducia nella Presidente della Provincia e nelle forze politiche che la sostengono, opporsi a quella variante potrebbe significare che la ragione ha preso il sopravvento sulla logica perversa dell'emergenza. Potrebbe essere l'inizio di un Buon Anno.
1 commento:
infatti quegli scellerati di sinistra che c'erano prima potevano fare a meno di progettarla...
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