venerdì 23 dicembre 2011

AUGURI PER QUESTE "non" FESTE

Ce la stanno mettendo tutta. Si stanno impegnando molto e probabilmente riusciranno nel loro intento. Il potere finanziario, quello in mano ad un ristrettissimo numero di persone, sta erigendo un fortino per difendere gli enormi interessi economici e di potere. Un fortino che esclude e tiene alla larga la maggioranza delle persone, quel 99% che spesso viene evocato nelle manifestazioni delle piazze di tutto il mondo.

Il capitalismo è morto, ma come uno spirito maligno continua a fare danni smisurati. Il capitalismo è finito, ma c’è chi non se ne vuole fare una ragione. I Governi non si curano di salvare le persone, di limitarne le difficoltà. I Governi hanno l’unico obiettivo di dare ulteriore ossigeno ad un sistema che è miseramente fallito, e lo fanno con cinismo e smisurata violenza sui loro popoli.

Una tale situazione secondo questa logica richiede quindi interventi estremi, che scavalacano le democrazie dei Paesi, ed infatti anche in Italia la democrazia è sospesa con i Partiti politici che balbettano di fronte alla loro inadeguatezza e lasciano che i “tecnici” facciano il lavoro sporco, perché loro non sono stati capaci di affrontare e governare quei problemi.

L’aria è tesa come i nervi di molti di noi preoccupati per il futuro e per il presente. Ci si riscalda per un nonnulla, uno sguardo di troppo, uno sgarbo al parcheggio... sono tangibili i segnali di insofferenza, sempre più persone sentono il peso dell’esistenza. C’è un clima che potrebbe innescare un crescendo di intolleranza e di violenza. Stà prevalendo l’egoismo: messi alle strette ognuno tenta di difendersi come può. Ma non può essere questa la strada.

E se i Governi, invece di agire nell’interesse dei loro Popoli, si mettono dalla parte delle Banche e buttano tutti nella disperazione, noi abbiamo il dovere di non perdere la lucidità, dobbiamo comprendere che non è l’individualismo che ci salverà. Al contrario ci salveremo se troveremo la forza di solidarizzare, di unirci, di non lasciare solo nessuno, di consolidare la Democrazia, dobbiamo creare un fronte comune per contrastare le enormi disuguaglianze che il sistema capitalistico ha provocato e per pensare ad un mondo nuovo.

È il mio augurio per queste “NON” feste natalizie. Restiamo uniti, restiamo umani.

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